SOSTIENI LA ECO-SOSTENIBILITA'
“AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE” :
IL “CREDITO FISCALE” COME ANCORA UNICO VERO INCENTIVO ALLE “AZIONI” CHE PRODUCONO COME “REAZIONE” LA “SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE” E LA “CIRCOLARITA’ DELL’ECONOMIA” .
Con le nostre azioni determiniamo/ rendiamo il “trasferimento” (in modo) temporaneo o permanente di beni e servizi per le esigenze degli altri soggetti o enti, verso i quali, quando questi soggetti o enti sono ben determinati o determinabili nell’ambito di un rapporto diretto, si matura quindi un credito altrettanto facilmente determinabile/quantificabile in modo immediato e diretto tramite la valuta o denaro, il “titolo di credito di massa” per eccellenza, tramite il quale avviene il riconoscimento, a proprio favore ed a loro carico, di una certo importo in denaro, che sta proprio a “simboleggiare” quel credito maturato , che a sua volta è pari al valore di una certa entità di beni e servizi ancora da consumare presso la collettività medesima;
Quando PERO’ con le nostre “azioni” “rendiamo” il trasferimento di beni e servizi che contestualmente soddisfano in modo diretto oltre che i propri bisogni anche (in modo altrettanto diretto) i bisogni a favore della “collettività in generale e non meglio specificata in questo o quell’individuo”, pure si matura un credito :
questo credito però, se è di fatto IMPOSSIBILE “riceverlo” in termini di valuta, a proprio favore ed a carico di quella collettività “generale”, proprio per l’IMPOSSIBILITA’ di individuarne “questo o quel beneficiario specifico” , può invece essere riscosso /riconosciuto tramite una riduzione del proprio obbligo contributivo per quei beni e servizi che invece si ricevono in conseguenza della propria appartenenza a quella “collettività generale”.
Cioè in questi casi di azioni proprie con cui si trasferiscono o rendono beni e servizi che contestualmente oltre a soddisfare proprie esigenze SODDISFANO DIRETTAMENTE ANCHE I BISOGNI a favore della “collettività in generale” cui si appartiene, il riconoscimento del proprio credito verso quella collettività avviene piu’ facilmente con il riconoscimento a proprio favore, e a carico di quella collettività medesima, di UN CREDITO INVECE FISCALE anzicchè di un CREDITO IN VALUTA, con la conseguenza che il primo, a differenza del secondo, può essere speso/riscosso soltanto previa la sua COMPENSAZIONE CON UN PROPRIO DEBITO VERSO LA COLLETTIVITA’, ossia con il proprio debito contributivo legato al consumo di beni e servizi ricevuti dalla “collettività in generale” cui si appartiene.
Es. evidente sono i crediti fiscali introdotti da poco piu’ di un decennio, inerenti le detrazioni fiscali riconosciute per :
- realizzare impianti energetici efficienti e smart (contribuendo al risparmio energetico nazionale),
- impianti volti a prevenire atti illeciti (contribuendo a rafforzare il mantenimento della sicurezza e dell’ordine pubblico),
- la riparazione degli impianti già esistenti (contribuendo a prevenire gli infortuni che altrimenti graverebbero sul sistema sanitario),
- le spese mediche (per incentivare alla cura e quindi alleviare il peso sul servizio sanitario),
- gli incentivi statali per l’acquisto delle vetture ecologiche (incentivi volti proprio a generare un CREDITO FISCALE a favore del produttore di tale auto ecologiche), e così via discorrendo ecc …. .
IL CREDITO FISCALE DEL "SUPER BONUS DEL 110%"
Di nuovissima introduzione sono invece i CREDITI FISCALI riconosciuti a chi effettua determinate spese di beni e servizi con NOTEVOLE EFFICACIA SULL’ECO-SOSTENIBILITA’ , spese che danno origine ad un credito fiscale addirittura PARI (o QUASI PARI) all’ammontare della spesa stessa sostenuta: questi CREDITI FISCALI sono generati solo da quelle particolari spese “dalle conseguenze ALTAMENTE EFFICIENTI” in quanto determinanti miglioramenti notevoli delle cd “CLASSI ENERGETICHE”, e quindi sono generati da spese volte a realizzare opere/ interventi rientranti nella categoria del cd “SUPER-BONUS DEL 110%” , con il quale incentivo il CREDITO FISCALE può essere utilizzato “a 360° ” come se fosse un vero CREDITO IN VALUTA , e cioè tramite non solo la DETRAZIONE FISCALE DIRETTAMENTE DA CHI HA SOSTENUTO LA SPESA, ma anche tramite la DETRAZIONE FISCALE CEDUTA AL FORNITORE (cd “SCONTO IN FATTURA”), oppure tramite la DETRAZIONE FISCALE CEDUTA A TERZI DIVERSI DAL FORNITORE ( cd “CESSIONE DEL CREDITO FISCALE”) .
Questo spiega perché lo strumento piu’ potente per intensità e immediatezza dei suoi effetti a favore della sostenibilità ambientale, nelle civiltà sviluppate, , è dato dal riconoscimento DEL CREDITO FISCALE proprio a favore di tutti coloro che contribuiscono DIRETTAMENTE ALLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE tramite PROPRIE azioni concrete e dirette.
Piu’ in particolare, rimane innegabile che gli incentivi maggiori volti a sostenere gli interventi PIU’ ONEROSI a favore della “ECO-SOSTENIBILITA” , sono proprio quelli che riconoscono UN CREDITO FISCALE “valido a 360°” come se fosse UN CREDITO DI VALUTA, consentendone quindi le tipiche modalità di riscossione oltre che tramite LA DETRAZIONE FISCALE PROPRIA, anche tramite la DETRAZIONE FISCALE DI ALTRI SOGGETTI A CUI SI INTENDA CEDERE IL PROPRIO CREDITO FISCALE ( ossia tramite lo “SCONTO IN FATTURA EMESSA DAL FORNITORE” , oppure tramite “LA CESSIONE DEL PROPRIO CREDITO FISCALE A TERZI DIVERSI DAL FORNITORE”.)
Quindi la maggiore “circolarità” del CREDITO FISCALE derivante dalle spese sostenute per gli interventi incentivati dal “SUPER-BONUS 110% “, determina come “REAZIONE BENEFICA” un intenso e immediato effetto positivo non soltanto sul piano economico, ma anche e soprattutto sul piano della ECO-SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, accelerando anche la sopravvenienza della cd “ECONOMIA CIRCOLARE”.
Per la disciplina dettagliata circa i contenuti normativi e le modalità applicative (sino al 2022) inerenti il "CREDITO FISCALE" riconosciuto in base all'incentivo del cd "SUPER-BONUS 110%", inquadra il QR-CODE o clicca qui a questi link.
LE CONSEGUENZE "FUTURE" DEGLI INCENTIVI A FAVORE DELLA ECO-SOSTENIBILITA':
Inoltre una “ULTERIORE REAZIONE BENEFICA” che di certo si verificherà in un prossimo futuro, quando “AZIONI BENEFICHE” volte a realizzare le strutture dell’ “AUTO-PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE e della MOBILITA’ ELETTRICA” saranno oltre che completate anche diffuse nella quotidianità (e non saranno quindi ancora “un caso isolato”), sarà il sorgere di “crediti personali” derivanti dai SERVIZI ECO-SOSTENIBILI che si potranno offrire direttamente ANCHE alla COLLETTIVITA' tramite l'impiego di quei “beni e/o servizi rinnovabili” in "proprietà privata" , cioè nonostante il loro contestuale impiego “privato” : infatti si verifichererà di certo che questi “crediti personali così maturati”, si potranno facilmente portare in compensazione non piu’ soltanto fiscalmente, ma anche con altri beni o servizi di carattere piu’ direttamente “privati”.
IL SOSTEGNO TRAMITE LE ORGANIZZAZIONI "NO-PROFIT" :
Infine un ulteriore modo per sostenere la “ECO-SOSTENIBILITA”, si ha, oltre che tramite proprie azioni "DIRETTE", volte a favorire la circolarità di beni e servizi eco-sostenibili nell'ambito della comunità in cui si vive, tramite anche il proprio impegno a sostenere chi pure quelle "azioni dirette" compie ma in un ambito che va oltre i confini della propria comunità, e cioè in ambito "inter-nazionale" :
questo tipo di impegno consiste appunto nel proprio sostegno a favore delle organizzazioni “no-profit” riconosciute come impegnate nella difesa dell’ambiente in ogni parte del mondo.
Anche in questo caso infatti, al proprio impegno a favore dell'ECO-SOSTENIBILITA' ANCHE AL DI FUORI DEI CONFINI DELLA PROPRIA COMUNITA', viene riconosciuto un CREDITO FISCALE “INCEDIBILE” MA DETRAIBILE nella misura del “5 per mille” del valore del proprio impegno, ma è ovvio che non è tanto questo incentivo a favorire questo tipo di sostegno, quanto piuttosto la CONDIVISIONE DI SCOPO dell'organizzazione "no-profit", indipendentemente dal riconoscimento di natura economica di tale sostegno.
Greenpeace
LA GUIDA DELL'AGENZIA DELL'ENTRATE SUL "SUPER-BONUS DEL 110 %":
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CONCLUSIONI
Da quanto sopra schematizzato, si conclude facilmente che
“NON TUTTE LE AZIONI” umane sono quindi uguali, per la diversità delle
“REAZIONI” che da esse discendono non solo nell’immediato ma anche nel medio e
lungo termine :
quando le AZIONI PRIVATE soddisfano contestualmente in
modo DIRETTO anche un BISOGNO COLLETTIVO DI NATURA NON SOLO SOCIALE MA ANCHE
AMBIENTALE in aggiunta AL PROPRIO BISOGNO PRIVATO, quelle AZIONI hanno “UN
VALORE AGGIUNTO” , ossia UN DOPPIO VALORE (sia pubblico che privato), che
necessariamente produrrà pure UNA DUPLICE CONSEGUENZA POSITIVA, sia cioè sul piano
privato di chi la compie, sia sul piano socio-ambientale che ne riceve gli
effetti.
Ogni qual volta invece (come il passato insegna) le AZIONI UMANI sono
state compiute in modo “avulso” dalla realtà socio-ambientale in cui venivano
compiute, sconfinando così nell’ABUSO PER SODDISFARE in realtà soltanto INTERESSI
“DI PARTE” TANTO PRIVATI QUANTO PUBBLICI e ciò nonostante “MILLANTANDO poi anche FALSO CREDITO” per il loro compimento, si
è caduti nel baratro di forti scontri sociali e persino in eventi bellici dalle
proporzioni mondiali : ciò si è verificato tanto per gli estremismi ideologici
cd di “DESTRA” quanto di cd “SINISTRA”.